Chlamydia psittaci

Le clamidie sono batteri Gram-negativi che richiedono un ambiente intracellulare per moltiplicarsi. Dopo l'infezione, i batteri risiedono all'interno di una inclusione citoplasmatica dove si replicano per fissione binaria e poi distruggono la cellula per disseminarsi (1). L'infezione da C. psittaci è endemica per gli pappagalli e gli psittacidi. Altri uccelli domestici e selvatici possono essere naturalemente infettati, come i gabbiani, piccioni, passeri e merli. In molti casi gli uccelli infettati non mostrano sintomi, rimanendo solo come vettori della malattia per lunghi periodi di tempo. La modalità principale di trasmissione è il contatto con polvere contaminata, feci e secrezioni da un uccello infetto. I sintomi sono molto variabili in severità e dipendono dalla specie e dall'età del uccello. Possono includere congiuntivite, problemi respiratori, disfunzioni gastrointestinali ed epatite. I metodi più comunemente utilizzati di diagnostica sono la coltivazione, ELISA, immunofluorescenza ed altri test sierologici basati sul DNA. (1,2) Bioingentech e in grado di rilevare la Chlamydia psittaci utilizzando le seguenti tecniche, sostenute dall'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) (2, 3):

Tecniche

Riferimenti

Prova di fissazione diretta del complemento modificata per Chlamydia

Manual de las Pruebas de Diagnóstico y de las Vacunas para los Animales Terrestres de la OIE (2)

ELISA

Manual de las Pruebas de Diagnóstico y de las Vacunas para los Animales Terrestres de la OIE (2)

Reazione a catena della polimerasi

Manual de las Pruebas de Diagnóstico y de las Vacunas para los Animales Terrestres de la OIE (2)

Bibliografia